TANTO BIANCO SULLE CIME.

L'inverno si avvicina, con le prime gelate mattuttine, con la brina sulle foglie e i ciuffi d'erba. Siamo a 800 metri sul livello del mare ma nel cuore delle Alpi, la mattina è già quasi troppo freddo per uscire a correre di buon ora.Il sole, quì si affaccia timido solo dopo le nove, illumina poco a poco le vette più alte cariche delle recenti nevicate. Si riescono a distinguere benissimo, i diversi strati di neve. Corro piano, respirando un' aria fresca e frizzante che mi anestetizza le gote; le dita delle mani e i polpacci li sento quasi gelidi. Sensazione strana ma bellissima, contornata da uno spettacolo naturale subblime. Il sale sulla strada mi rimbalza adosso ad ogni passo e mi lascia un lieve senso di pizzicore. Tra abeti e larici ancora semi addormentati, me la corro così, assolutamente estasiata da tanta pace e splendore.Percorro otto km, su un percorso misto tra salite e discese. Mi dimentico nuovamente di guardare il tempo, per me non è una novità !!!!Spero di riuscire piano piano ad abituarmi. Domani devo riprovare ad usare l'orologio per il programma che seguo. Oggi è stata una corsetta in assoluta libertà. Aline